Immaginate la scena: l’università più rinomata al mondo, Harvard, decide di buttarsi a capofitto nel mondo delle criptovalute come un turista alle Bahamas con una carta di credito illimitata. Negli ultimi anni, Bitcoin si è affermato come uno degli asset più redditizi – e, tra le risate e le occhiate di compatimento, ora anche le università più alte in graduatoria vogliono un pezzo di questa torta digitale.
Da notare che, all’inizio di agosto, l’ateneo aveva annunciato di possedere circa 117 milioni di dollari in quote dell’ETF su Bitcoin di BlackRock – come dire, una хорошая partenza, no? Ma poi, senza nemmeno disturbarsi a fare una pausa caffè, i documenti più recenti mostrano un aumento impressionante: nel terzo trimestre, Harvard ha quasi triplicato l’esposizione a BTC.
Il BlackRock ETF diventa il nuovo ossessione di Harvard, quasi come il caffè al mattino
Il nuovo report 13F rivela che, al 30 settembre, Harvard aveva in mano ben 6,8 milioni di azioni dell’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, per un totale di circa 443 milioni di dollari – abbastanza per comprarsi un’isola o un nuovo piano di studio, insomma.
Ma questa non è l’unica mossa: l’università ha anche aumentato le sue partecipazioni nel fondo SPDR Gold Trust (GLD), arrivando a oltre 660.000 azioni del valore di circa 235 milioni di dollari a fine trimestre – perché, si sa, il metallo giallo non passa mai di moda.
Rispetto ai 1,9 milioni di titoli IBIT dichiarati a giugno, l’aumento è a dir poco scioccante: +257%. Facendo due conti, questo rende Harvard uno dei maggiori detentori dell’ETF, e tutto questo, tra scherzi, battute e il solito mugugno che la finanza può essere un po’ come una serie TV troppo lunga.
Se consideriamo che Harvard ha un patrimonio di circa 57 miliardi di dollari, questa quota rappresenta un 1% del totale – roba che, per loro, forse nemmeno un caffè, ma abbastanza per farli salire al 16° posto tra i detentori dell’ETF. Quindi, tra le righe, si può leggere: anche le grandi istituzioni stanno facendo il salto nel mondo crypto. Chi l’avrebbe detto, eh?
L’analista ETF di Bloomberg, Eric Balchunas, ha detto a sua volta: “È molto raro che grandi università come Harvard o Yale investano in ETF. È come vedere il rettore giocare con i videogiochi – praticamente un riconoscimento ufficiale.” Per quanto riguarda i numeri, anche se il miliardo e rotti sono solo l’1% di quello che possiedono, basta a farli entrare nel club esclusivo dei maggiori detentori di IBIT.
BlackRock, tra alti e bassi, fa l’occhiolino a un giorno di gloria
Ma non tutto è rose e fiori nel mondo ETF. Ultimamente, i fondi Bitcoin statunitensi stanno vivendo settimane di calo, con deflussi netti di circa 1,1 miliardi di dollari – e BlackRock non fa eccezione: l’ETF IBIT ha visto tre giorni di fila di uscite di soldi. Il 14 novembre, solo in quel singolo giorno, sono state ritirate 463 milioni di dollari – niente male, eh?
Nonostante tutto, IBIT rimane il re dei Bitcoin ETF spot con quasi 75 miliardi di asset gestiti – quindi, anche se il pubblico si sta un po’ ridimensionando, il suo trono è ancora saldo.
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2025-11-17 19:08